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Orticoltura *
Sociale

Urbana *

La terra che non c’è trasforma terreni contaminati, cementificati, abbandonati, in orti-giardini comunitari per produrre alimenti freschi a sostegno di persone in povertà utilizzando tecniche innovative di coltivo fuori-suolo, coinvolgendo gli abitanti dei quartieri periferici in processi di autocostruzione e cura dei luoghi

Condiviso * Solidale
Inclusivo *

Orti-giardini condivisi, solidali, inclusivi, dove l’idea di cittadinanza attiva unita alla bellezza delle azioni progettuali permette di recuperare spazi e luoghi per la comunità, che vivono del dono alimentare

I volti dell’orticoltura sociale urbana

La terra che non c’è crea una forte relazione tra terreni inattivi e cittadini di ogni età, cultura, etnia, attraverso la produzione di vegetali freschi, verificati nella loro crescita dal Dipartimento DISAA Università degli Studi di Milano

Il logo della pagina è stato realizzato dagli studenti del Liceo Artistico Caravaggio Milano attraverso un concorso che ha coinvolto le sezioni di grafica. Il logo premiato dalla giuria è stato creato da Lorenzo Statzu e Francesco Graziano.